Duro sfogo di Steve Kerr, allenatore dei Golden State Warriors, alla vigilia della sfida di Playoff Nba tra i californiani e i Dallas Mavericks. Kerr, da tempo sostenitore di leggi più severe sulle armi, non ha voluto parlare del match ma della sparatoria avvenuta in una scuola elementare californiana nella quale sono stati uccisi almeno 19 bambini e due adulti.
“Non voglio parlare di basket: qualsiasi domanda sul basket non ha importanza…”, ha detto Kerr ai giornalisti. “Negli ultimi 10 giorni, abbiamo avuto questa strage in una scuola elementare, anziani neri uccisi in un supermercato a Buffalo, abbiamo avuto fedeli asiatici uccisi nel sud della California. Quando faremo qualcosa?”.
“Sono stufo. Ne ho avuto abbastanza. Faremo la partita stasera. Ma voglio che ogni persona qui, ogni persona che ascolta le mie parole, pensi a suo figlio o nipote, o madre o padre, sorella, fratello. Come si sentirebbe se quello che è accaduto in queste ore fosse accaduto a lui?” ha detto Kerr.
Kerr ha anche criticato i legislatori, in particolare una cinquantina di senatori, per aver bloccato gli sforzi per far passare la legge su un più rigido controllo delle armi con il solo scopo di mantenere il loro posto e ruolo di potere nel parlamento statunitense.
