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CURIOSITÀ 06 OTTOBRE 2021

Mamma vuole gettarsi dal ponte: il gesto eroico della carabiniera

Questa storia si è svolta a Belluno e più precisamente a Perarolo, dove una donna madre di tre figli stava per suicidarsi gettandosi da un ponte.

Cosa è successo

Verso le 8 del mattino un escursionista ha notato la donna con le gambe a penzoloni sul ponte tibetano di Perarolo, non il più lungo come quello di Dossena, ma un ponte molto alto sospeso in una gola selvaggia della Val Montina che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri. Preoccupato ha lanciato l’allarme al 112. Poco dopo è arrivata sul posto una prima pattuglia della compagnia di Cortina d’Ampezzo composta da un graduato esperto e da una giovane carabiniera. Al primo sguardo i due hanno capito che non si trattava di un escursionista in pericolo ma di una donna disperata che stava tentando il suicidio. La madre infatti appoggiava i piedi su uno dei tiranti che impedisce il ribaltamento del ponte, praticamente nel vuoto e si rifiutava di parlare con i carabinieri se non con la giovane donna dell’arma a patto che questa non si avvicinasse però troppo a lei. A questo punto la carabiniera si è seduta sul ponte iniziando un dialogo sperando di poterla convincere a tornare sui suoi passi. Le due parlano di tutto arrivando a parlare anche dei figli e dell’amore della donna per loro, un tema suggeritogli da un esperto carabiniere negoziatore che non potendo avvicinarsi perché rifiutato dalla donna parlava a distanza con la carabiniera.

Il lieto fine

A quel punto facendo leva sul bisogno di amore dei figli, e sui sensi di colpa che avrebbe generato loro, qualcosa si muove nella donna che inizia a riconsiderare le sue intenzione suicide. Dopo quattro ore di colloquio la madre, allo stremo, raccoglie tutte le sue forze e scavalca il parapetto per tornare al centro del ponte. Qui riceve l’abbraccio della giovane donna carabiniere che l’ha convinta a cambiare idea e a tornare dai figli e le ha salvato la vita.

Le parole del Governatore Zaia

Il gesto della donna ha ricevuto il plauso del presidente del Veneto Luca Zaia che ha detto:

“Un eccezionale esempio di coraggio, professionalità, sangue freddo e di grande capacità di interagire con chi è in difficoltà. La carabiniera ha affrontando con successo una circostanza estremamente difficile. Situazione che ha saputo risolvere anche grazie a intelligenza e tanta sensibilità”

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