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CURIOSITÀ 21 MAGGIO 2021

Maneskin, scintille agli Eurovision ma ci sono 5 cose che non possono fare

L’Eurovision è il contest musicale più celebre di sempre e l’unico che unisce tantissime nazioni per competere amichevolmente a suon di musica. Tuttavia, ci sono delle regole per partecipare e alcune cose sono assolutamente proibite, tra queste è proibito anche dire parolacce. I Maneskin, infatti, hanno dovuto modificare il testo di “Zitti e buoni” per calcare il palco di Rotterdam all’Eurovision 2021.

Quali sono le 5 cose vietate all’Eurovision

  1. L’Eurovision è un concorso tra Paesi, non è il luogo adatto per affrontare questioni politiche o regionalismi anche se si dovesse trattare solo di sventolare una bandiera. Ad esempio, il povero “welsh dragon” non era il benvenuto tra gli spalti dell’Eurovision nel 2016, anche se uno degli cantanti era gallese. Allo stesso modo non sono ammessi “testi, discorsi, gesti di natura politica o simile”. Ad esempio, la voce della Georgia del 2009 ‘We Don’t Wanna Put It In’ è stata vietata per aver criticato il premier russo Putin con un ritmo da discoteca.
  2. Non è la prima volta che un artista italiano deve modificare la canzone per partecipare all’Eurovision. Nel 2017, per esempio, Francesco Gabbani dovette ridurre la sua Occidentali’s karma di 30″, togliendo una parte della prima strofa e la frase “Piovono gocce di Chanel su corpi asettici…”, il regolamento, infatti, vieta anche citazioni di marchi commerciali.
  3. Per partecipare al concorso, meglio che “i conti tornino”. La Romania, infatti, è stata espulsa dal contest del 2016 a causa dei debiti che la sua emittente statale aveva con i produttori dell’Eurovision.
  4. Non sono consentite imprecazioni o altri linguaggi inaccettabili nei testi o nelle esecuzioni delle canzoni. Quindi, oltre ai riferimenti politici, non ci saranno parolacce, gesti scortesi e discorsi di odio. I Maneskin hanno, così, modificato il testo di “Zitti e buoni”. “Siamo ribelli, mica scemi. Non ci ha fatto piacere dover cambiare il testo, ma c’è un discorso di buon senso” ha commentato il leader del gruppo, Damiano.
  5. Infine, tra le regole più bizzarre, non si può suonare uno strumento dal vivo. I tempi dello spettacolo, infatti, sono troppo veloci e la musica è sempre una base, anche quando ci sono i musicisti sul palco. Invece si deve cantare dal vivo.

Qualsiasi divieto imposto dall’Eurovision segue, però, solo uno scopo: festeggiare la musica senza confini.

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