Almeno in Italia è praticamente impossibile trovare qualcuno che non va matto per la pasta in tutte le sue forme e condimenti. È vero che i carboidrati sono pericolosi se vogliamo metterci a dieta, ma esistono dei trucchetti per ridurre le calorie. Un esempio? Oltre a mangiarla al dente aumentandone la digeribilità, è possibile cuocere la pasta in due tempi: potete prima cuocerla in acqua bollente, poi lasciarla raffreddare e infine riscaldarla di nuovo in padella. Denise Robertson, ricercatrice della University of Surrey, afferma che quando raffreddiamo la pasta si forma l’amido resistente: ciò si traduce in un doppio e positivo effetto per il nostro corpo: no al picco glicemico e sì al taglio delle calorie. Un’alta concentrazione di zuccheri nel sangue ci fa percepire la fame con più intensità facendoci mangiare più del dovuto; inoltre grazie alla difficoltà degli enzimi digestivi di attaccare questo amido resistente, assimiliamo meno calorie. Music: https://www.bensound.com