È partito il progetto di Space X: con il tweet “Marte arriviamo” l’imprenditore Elon Musk annuncia il test del prototipo SN8 di Starship. Ha venduto le sue proprietà per realizzare il suo sogno utopico: realizzare una città su Marte.
Parte Starship
Starship è il nuovo sistema di lancio di SpaceX progettato per mandare i primi uomini sul Pianeta rosso. Secondo l’imprenditore, già nell’arco di sei anni per gli esseri umani sarà possibile visitare Marte senza problemi.
“Penso sia importante che l’umanità evolva in una civiltà spaziale, in una specie multi-planetaria. Abbiamo bisogno di enormi risorse per costruire una città su Marte. Voglio essere in grado di contribuire il più possibile e vorrei fosse chiaro che faccio sul serio” aveva affermato Musk in un’intervista su “La Repubblica”.
Tra Tesla e SpaceX
Elon Musk è la seconda persona più ricca al mondo, lui è il fondatore di Tesla e il patron di Space X. Ha rivelato di stare vendendo tutte le sue proprietà per investire il proprio denaro solo ed esclusivamente nel suo sogno di conquistare lo spazio. “Tutto quello che desidero possedere sono le azioni di Tesla e SpaceX. Se falliscono, anch’io personalmente fallisco” ha affermato.
Guarito dal Covid, l’imprenditore statunitense ha recentemente incassato due grandi successi: lo storico lancio della Crew Dragon, che ha riportato gli Stati Uniti nello Spazio per i voli con equipaggio, e il grande incremento di Tesla che soltanto in Cina ha venduto 21.604 nel mese di novembre, posizionandosi al terzo posto nella classifica dei produttori di veicoli elettrici.
Adesso, annuncia con un tweet il test del prototipo SN8 di Starship: “Marte arriviamo” scrive. Il razzo, tuttavia, non ha sorvolato a lungo il nostro pianeta.
Il prototipo SN8, infatti, è decollato alle 23:45 italiane dal centro sperimentale di Boca Chica, Texas. Il razzo ha poi volato volato per circa sei minuti e quaranta secondi, raggiungendo la quota di 12,5 chilometri. Ma l’atteso atterraggio si è concluso in maniera imprevista: con una vera e propria esplosione.
“La pressione del serbatoio del collettore del carburante era bassa durante la combustione dell’atterraggio, causando un’elevata velocità di atterraggio”, ha in seguito spiegato Musk