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CURIOSITÀ 22 APRILE 2022

Micronova, scoperta una nuova esplosione stellare: lo spettacolo

Le immagini mostrano un cielo davvero straordinario, lo spettacolo è tanto strabiliante quanto raro. Gli scienziati hanno aggiunto un nuovo tassello alle scoperte dell’universo. C’è ancora tanto da conoscere, ed è proprio il mistero a rendere le stelle e i pianeti così affascinanti, ma poter essere spettatori della micronova è un privilegio.

Si tratta di una tipologia di esplosione termonucleare che avviene nelle stelle. Un fenomeno dalla potenza straordinaria, ma che si verifica in piccola scala, che gli astronomi hanno osservato oggi per la prima volta. Il merito va a una squadra internazionale di astronomi che fanno capo alla Durham University.

A rendere tutto possibile è stato il telescopio VLT- Very Large Telescope – dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO). Gli scienziati hanno notato un’esplosione sulla superficie di tre nane bianche. Queste non sono altro che stelle morte che hanno una massa simile a quella solare, ma con le dimensioni del nostro pianeta, la Terra.

Lo spettacolo delle micronove

Sono state chiamate micronove perché sono su scala ridotta rispetto alle nove e alle supernove (astri molto luminosi e che l’uomo ormai ammira da secoli). Ecco quindi spiegato il prefisso micro, anche se non sono per nulla da sottovalutare. Nonostante la portata non sia come quella delle ‘sorelle’, queste stelle sono in grado di stupire, e le immagini lo dimostrano.

A renderle straordinarie è anche la rarità del fenomeno. Non è semplicissimo da osservare, visto che le esplosioni termonucleari in questione sono molto veloci e durano soltanto qualche ora. Anche se non paragonabile a quella di una nova, si tratta comunque di una reazione dalla potenza notevole.

Come avviene

Le micronove non sono altro che esplosioni termonucleari, ma come si verificano? Due nane bianche devono trovarsi non troppo distanti tra loro, in modo tale da ‘rubare’ l’idrogeno e altro materiale dalle altre stelle. Quando questo elemento tocca la superficie molto calda della stella nana, gli atomi si fondono in elio e nasce l’esplosione. Per gli amanti del cielo, ecco lo spettacolo di aprile.

“Per la prima volta, abbiamo visto che la fusione dell’idrogeno può avvenire anche in modo localizzato. Può essere contenuto alla base dei poli magnetici di alcune nane bianche, in modo che la fusione avvenga solo a questi poli magnetici”: ha detto Paul Groot, astronomo della Radboud University e coautore dello studio.

La differenza rispetto alle nove è anche temporale, mentre la loro luce può però esser vista per settimane, per le micronove – come già accennato – lo spettacolo è molto più breve: neanche un giorno.

“Il fenomeno sfida la nostra comprensione di come avvengono le esplosioni termonucleari nelle stelle. Pensavamo di saperlo, ma questa scoperta propone un modo totalmente nuovo”: ha dichiarato Simone Scaringi, astronomo della Durham University.

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