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CONSIGLI 09 APRILE 2018

Nel codice a barre c’è scritto molto più di quanto immagini

La frutta e la verdura vendute nei supermercati presentano un codice a barre che aiuta i cassieri ad identificare il tipo di prodotto che si sta comprando Tuttavia, in esso c’è scritto molto più di quanto si crede, perché presenta informazioni che comunicano se il prodotto è stato ad esempio geneticamente modificato, o coltivato con fertilizzanti chimici. Imparando ad analizzarlo, si può sapere tutto su ciò che mangiamo. Ecco come fare! Se il codice a barre contiene 4 numeri, vuol dire che il prodotto è stato coltivato tradizionalmente, con l’uso di pesticidi. Qualora, invece, contenga 5 numeri che cominciano con un “8”, vuol dire che è stato geneticamente modificato. Se però ha sempre 5 numeri che iniziano con il 9, il prodotto è stato coltivato organicamente. Di conseguenza, per consumare frutta e verdura non OGM e prive di pesticidi, la soluzione migliore è optare per l’acquisto di prodotti organici. Si può però andare sul sicuro sapendo quali ortaggi sono tra i meno contaminati e quali ricevono più trattamenti. Alla prima categoria appartengono gli asparagi, l’avocado, il cavolfiore, il melone di Cantalupo, le melanzane, i pompelmi, i kiwi, il mango, le patate dolci, il granturco, la papaya, i piselli surgelati, l’ananas, il cavolo e le cipolle. Nella seconda categoria, invece, figurano i cetrioli, l’uva importata, le pesche, le patate, i piselli dolci, gli spinaci, i peperoni dolci, i peperoncini ed il cavolo verza.

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