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BUONO A SAPERSI 30 MARZO 2022

Nell'oceano Pacifico nascerà la prima cripto-isola

Le criptovalute o “valute digitali” sono ormai entrate nel linguaggio comune, in Italia come nel resto del mondo, nonostante la stragrande maggioranza delle persone non ne abbia ancora compreso la tecnologia alla base: la blockchain.

Mentre la popolarità delle cryptovalute cresce – Italia inclusa: a Borgo d’Anaunia, in Trentino, è sorta una miniera di bitcoin – aumentano anche le iniziative sociali, culturali ed economiche in cui questa nuova forma di denaro viene messa letteralmente al centro del progetto.

Ed è esattamente quanto sta accadendo a “Satoshi Island” un’isola privata di 32 milioni di metri quadrati, situata nel paradiso tropicale di Vanuatu, a metà strada tra l’Australia e le isole Fiji.

L’isola è di proprietà della società Satoshi Island Holdings Limited. Stando a quanto dichiarato dal gruppo, ma anche e soprattutto avallato dal presedente della Repubblica di Vanuatu, l’onorevole Bob Loughman, diventerà a breve la “capitale mondiale delle criptovalute”.

Dopo diversi anni di preparazione ed oltre 50.000 richieste di cittadinanza, è arrivato il via libera dal Ministero delle Finanze di Vanuatu: Satoshi Island diventerà una sorta di “democrazia basata su blockchain”.

Il governo di Vanuatu ha manifestato grande entusiasmo e soddisfazione per il progetto, sottolineando come il paese stia cercando nuovi modi per attrarre investimenti nel paese, ma anche e soprattutto di dare una “casa fisica all’industria delle criptovalute”.

Non si tratta di una “casa vacanze”: i membri della comunità si stabiliranno in pianta stabile a Satoshi Island, dove vivranno in case costruite in modo ecosostenibile.

La proprietà privata sarà gestita e rappresentata tramite NFT (Non Fungible Token), ovvero un “Gettone non scambiabile”, che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene unico.

Anche se le premesse dal punto vista politico e legale sembrano esserci, è ovviamente ancora presto per parlare di progetto. Molti dei megaprogetti crittografici concepiti in passato – come Akon City in Senegal e CryptoLand alle Fiji – sono naufragati dopo qualche tempo.

Tuttavia, le dichiarazioni dai vertici Satoshi Island Holdings lasciano trapelare un discreto ottimismo: “Con questa piena approvazione – precisa il gruppo – del primo ministro di Vanuatu in mano, possiamo mostrare a tutti che l’isola di Satoshi è reale e le parole gentili del Primo Ministro che invitano la nostra comunità a casa loro non potrebbero essere un benvenuto più caloroso”.

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