Netblind è l’app che mette in collegamento le persone con disabilità visiva con accompagnatori volontari. A idearla è stato il ragusano Antonio Antoci.
Grazie alla collaborazione con un team di sviluppatori, è nata così Netblind, un’applicazione che aiuta i non vedenti a mettersi in contatto con potenziali volontari, realizzando una vera e propria community a livello nazionale.
Come si legge sul sito ufficiale dell’app, per gli user disabili visivi il vantaggio è quello di trovare facilmente persone che possano aiutarli a svolgere attività altrimenti precluse; per gli user volontari, invece, il vantaggio sta nell’opportunità di vivere un’esperienza formativa straordinaria, anche dietro compenso.
L’app si è rivelata particolarmente utile lo scorso marzo, durante il primo lockdown, quando le attività del Servizio Civile Nazionale si sono interrotte a causa del COVID-2019; Netblind è, così, venuta in soccorso, fornendo servizi essenziali come recapitare spesa o farmaci a domicilio.
Disponibile per Android, per iOS e in versione WEB, è alla portata di tutti: dopo la registrazione, quando l’utente non vedente o ipovedente richiede assistenza ha la possibilità di filtrare le skills del volontario ideale.
A questo punto, l’app elenca una serie di persone con le caratteristiche e le competenze richieste.
Attraverso l’invio di una notifica al volontario, Netblind collega i due utenti, fornendo i reciproci contatti. Un progetto di valore, che dimostra come il muro della diversità possa essere abbattibile. Grazie, Antonio!