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VIRALI 07 FEBBRAIO 2022

Nipoti in affitto, il servizio innovativo per superare il digital divide

Con il termine “Digital divide” si intende generalmente descrivere il divario tecnologico riscontrabile tra diverse aree geografiche, ma la definizione, ormai entrata nel linguaggio comune, può essere utilizzata anche per evidenziare il medesimo divario tra le diverse generazioni.

Due anni di pandemia globale hanno forzatamente accelerato i tempi dell’adozione digitale di massa, in primis a causa della sempre più ampia diffusione dello smart working, ma anche per l’esplosione del commercio e dei servizi online.

Nipoti in affitto per aiutare i nonni in difficoltà: chi sono e cosa fanno

Questa transizione è stata sostanzialmente indolore per le nuove generazioni, abituate a interagire online e vivere in un mondo sempre connesso, ma ben più complicata per la maggior parte delle persone anziane, che spesso hanno grandi difficoltà anche solo per compiere azioni diventate ormai quotidiane – o quasi – come, ad esempio, una videochiamata.

Per questo motivo a Bari è stato concepito un servizio ideato per aiutare le persone più in là con gli anni a rapportarsi con la tecnologia e le possibili insidie del web 2.0. Sul sito dedicato a questo servizio è possibile scegliere tra corsi di vario genere, come ad esempio “Riconoscere una fake news” o “Come utilizzare Whatsapp”, ma anche “Come fare shopping online in sicurezza”.

Sul portale è presente un’area dedicata alle candidature per il ruolo di insegnante, o meglio, “nipote”. L’iniziativa rappresenta sicuramente un esempio concreto e funzionale di scambio e incontro generazionale.

In Italia esistono altri progetti di simili, legati al mondo della tecnologia, tra questi, uno dei più noti è sicuramente ADCDigital, concepito da Assolombardia con l’Ufficio scolastico lombardo. In questo caso sono gli studenti delle scuole superiori a fare da “maestri” alle persone over 60 non a proprio agio con l’utilizzo della tecnologia.

Un vero e proprio “Servizio Civile Digitale” attualmente in fase di definizione nella cornice del PNRR, lo scopo è quello di offrire a qualsiasi cittadino che la richieda un’alfabetizzazione digitale. L’obiettivo del Dipartimento dell’Innovazione Tecnologica, organo fautore dell’iniziativa, è riuscire a coinvolgere 9.700 operatori volontari e almeno un centinaio di enti dedicati ai servizi di facilitazione.

La speranza è quella di riuscire a fornire una preparazione digitale ad almeno un milione di cittadini che, altrimenti, difficilmente avrebbero accesso a risorse di questo genere.

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