Lavinia Mounga è una ragazza di 30 anni che ha partorito mentre era in volo su un aereo. La giovane stava andando alle Hawaii per una vacanza con tutta la sua famiglia, ma era completamente ignara di essere incinta. Mentre era a più di 9mila metri di altezza ha iniziato a sentire dei dolori e poco dopo si è scoperto che la donna stava per partorire. Con l’intervento dell’equipaggio e l’aiuto provvidenziale di un dottore e tre infermieri che erano a bordo, Lavinia è riuscita a dare il benvenuto al suo bimbo. La sua storia è diventata virale e ha fatto il giro del mondo
La storia di Lavinia
La 30enne si è imbarcata a Salt Lake City, negli Usa, in direzione Hawaii. Sul volo ha cominciato ad avvertire dei dolori e ha chiamato l’equipaggio. Un medico e tre infermieri hanno scoperto che Lavinia era incinta e stava per partorire, così, con i mezzi di ripiego che avevano, hanno aiutato la giovane. Per misurare la frequenza cardiaca del piccolo è stato usato un Apple Watch, mentre con un laccio delle scarpe è stato legato e poi tagliato il cordone ombelicale. Lavinia non si era accorta di essere incinta perché la sua era una gravidanza criptica, un fenomeno raro che capita a una donna su 475. Le donne con una gravidanza criptica non riescono a rendersi conto di essere in dolce attesa fino a poche settimane prima del parto, o addirittura fino al momento stesso della nascita. Terminato il travaglio ad alta quota, la ragazza ha potuto dare il benvenuto a un bel maschietto, in ottima salute, che è stato chiamato Raymond. Il parto è stato accolto da un lungo applauso di tutti i passaggeri e dell’equipaggio a bordo dell’aereo ed è stato ripreso in video da una passeggera che ha pubblicato le immagini su TikTok. La storia di Lavinia e del piccolo Raymond ha già ottenuto più di 15 milioni di visualizzazioni. “La vita. È una cosa pazzesca. Il parto è stato uno shock per entrambi”, ha scritto sui social il neo papà Ethan Magalei. “L’anno 2021 è stato una lotta e sto passando un momento difficile – ha aggiunto – ma ora penso al bambino, è una benedizione. Sono ufficialmente un papà”.