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CURIOSITÀ 09 DICEMBRE 2021

Non solo Babbo Natale: la paurosa leggenda dei Krampus

Natale senza dubbio è da sempre la festa più magica dell’anno, a livello iconico all’insegna della bontà. Eppure, in alcune zone alpine di cultura tedesca si celebra la figura del diavolo Krampus.

Il nome va fatto risalire al termine bavarese “Krampn”, ovvero “morto”. Krampus è una figura maligna, associata all’antica celebrazione del solstizio d’inverno e ad alcuni riti celtici. Secondo la leggenda, è il servitore del vescovo Nicola. Si narra che nei paesi di montagna, durante i periodi di carestia, gruppi di giovani erano soliti travestirsi da mostri, con corna e pellicce di animali morti addosso; così, irriconoscibili, andavano per villaggi saccheggiandoli di ogni bene, diffondendo paura e terrore.

Un giorno, fra loro si mimetizzò il diavolo in persona. I ragazzi, scoperta la presenza demoniaca, tradita dalle zampe terminanti con zoccoli di capra, chiesero pentiti aiuto al vescovo Nicola. Il religioso, con un esorcismo, riuscì a sconfiggere il demone, sottomettendolo. Questa leggenda ha dato il via alla credenza che vede San Nicola portare doni ai fanciulli meritevoli, bussando di porta in porta accompagnato dal suo servitore.

La figura di Krampus è entrata nel folklore popolare: a partire dal XIX secolo si organizzano cortei dedicati al diavolo. Ancora oggi, nei paesini di montagna di cultura tedesca, ogni anno, il 5 dicembre, vere e proprie processioni animano le strade: al calar del sole, rumorose parate portano di via in via figure mostruose armate di torce infuocate e campanacci; ma niente paura: a riportare lo spirito del Natale ci pensa il giorno dopo San Nicola, tradizionalmente celebrato il 6 dicembre. Una curiosità: regola ferrea di queste manifestazioni è non togliere mai la maschera ad un Krampus, perché – si dice… – sotto le sembianze da caprone potrebbe celarsi… proprio il Diavolo!

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