Quante volte vi è capitato di scegliere come immagine profilo un selfie piuttosto che una foto scattata da altri? Tante perché vi sembrate più somiglianti a voi stessi e molto spesso non vi riconoscete affatto negli scatti degli “estranei”. Succede per via di un particolare meccanismo innescato nel nostro cervello che si chiama “effetto esposizione”: il senso di estraneità è legato a una serie di ricordi della nostra immagine allo specchio sedimentati nel cervello. La perenne esposizione a questa immagine riflessa ci fa così risultare piacevole un selfie e sgradevole gli altri scatti. Gli scienziati dell’università del New South Wales, in Australia hanno indagato su questo meccanismo mentale: è emerso che non solo non conosciamo il nostro vero aspetto, ma gli estranei lo sanno individuare meglio di noi… A quanto pare “Specchio specchio delle mie brame” resta solo una formula di fiabesca memoria che ci allontana dalla verità! Music: https://www.bensound.com