Inserita dalla dottrina cattolica tra i sette vizi capitali in opposizione alla carità, l’invidia è tra le emozioni più insidiose che caratterizzano l’animo umano. Dal latino ‘invidus’, è la tendenza ad avvertire un sentimento spiacevole “per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità”. Questa la definizione dal prestigioso dizionario Treccani consultato nella versione online.
Un istinto, continua la descrizione, dovuto “per lo più a un senso di orgoglio per cui non si tollera che altri abbia doti pari o superiori, o riesca meglio nella sua attività o abbia maggior fortuna”. Insomma, una sequenza di stati d’animo e atteggiamenti non certo di nobile statura e da cui stare alla larga, sia nel provarli sia nell’esserne in qualche modo vittime.
