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CURIOSITÀ 14 FEBBRAIO 2022

Oumuamua, la missione per raggiungere l'asteroide interstellare 'alieno'

Oumuama è un asteroide interstellare da anni al centro di un dibattito scientifico tanto agguerrito quanto singolare.

Secondo alcuni studiosi, tra i quali il celebre Avi Loeb, astrofisico alla guida del Dipartimento di Astronomia di Harvard, l’asteroide, vista la sua singolare forma – estremamente stretta ed allungata – potrebbe in realtà non essere un oggetto naturale ma il frutto di una qualche tecnologia aliena.

Oumuamua, il mistero dell’asteroide interstellare ‘alieno’

Oumuama è transitato nel nostro sistema solare nel 2018, ma al momento, purtroppo per gli scienziati ed astrofisici di tutto il mondo, che avrebbero sicuramente preferito continuare ad osservarlo con i più avanzati telescopi, non è più visibile.

Non c’è quindi più alcuna speranza di scoprire qualcosa in più su di esso?

Secondo Adam Hibberd, noto ingegnere inglese, ci sarebbe ancora una possibilità. Hibbered ritiene che una missione spaziale, partendo dalla terra e sfruttando la gravita di Giove attraverso una complessa manovra che andrebbe sostanzialmente a circumnavigare il pianeta per poi beneficiare dello slancio gravitazionale, potrebbe raggiungere Oumuamua in “soli” 26 anni, un tempo molto lungo sulla Terra, ma relativamente breve se comparato alle immense distanze spaziali.

L’obiettivo della spedizione sarebbe ottenere un’immagine ravvicinata di Oumuamua, per smentire o confermare – una volta per tutte – le singolari teorie sull’origine aliena.

Oumuamua è il primo asteroide interstellare avvistato nel nostro sistema solare, con questo termine si intende definire gli asteroidi che provengono da una stella diversa dal Sole. Gli astrofisici ne teorizzavano l’esistenza da anni, ma la conferma è arrivata solo nel 2017, grazie alla scoperta di questo misterioso oggetto spaziale che si muove alla velocità di 87,3 chilometri al secondo e presenta una curiosa forma a sigaro.

Ma le stranezze continuano: la superficie riflette la luce in maniera nettamente maggiore rispetto alle comete e agli asteroidi a cui siamo abituati. Ad oggi non è stata individuata nessuna spiegazione valida per il fenomeno.

L’ipotesi “aliena” di Avi Loeb, secondo cui Oumuamua sarebbe addirittura dotato di una vela solare, in tutto e per tutto simile a quelle utilizzate per facilitare la propulsione delle sonde terrestri nello spazio, è esposta nel libro “Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Earth”, pubblicato nel gennaio 2021.

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