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CURIOSITÀ 10 LUGLIO 2021

Panace di Mantegazza: come riconoscere la pericolosa pianta

All’apparenza innocua, una pianta dai fiori affascinanti, è, in realtà, molto pericolosa: provoca ustioni e, nei casi gravi, può causare la cecità. Si tratta del panace di Mantegazza. Anche se è una pianta piuttosto diffusa, non tutti ne conoscono la pericolosità, ma non è difficile identificarla e potersi, così, proteggere.

Come riconoscere il panace di Mantegazza

Il panace di Mantegazza è una pianta erbacea e di grandi dimensioni, non troppo difficile da riconoscere. Infatti, ha fusti vigorosi e cavi, spesso con macchie rosse. Può raggiungere i 2-5 metri di altezza. Le foglie sono profondamente lobate, a 3 o 5 segmenti con divisioni meno profonde. I fiori sono di color bianco o verde-giallastro, organizzati in infiorescenze ombrelliformi che raggiungono 50 cm di diametro mentre i frutti sono lunghi 10–14 mm e larghi 6–8 mm, obovati, bordati da peli irti. La fioritura di questa specie di pianta ha luogo nel periodo estivo, in particolare da giugno ad agosto.

Il panace di Mantegazza deve il suo nome a Paolo Mantegazza, antropologo amico dei due botanici che ne scoprirono l’esistenza, Emile Levier e Stepane Sommier. Il suo nome scientifico è “heracleum mantegazzianum” ed è una specie diffusa ad oggi anche in Italia. La sua radice a fittone, lunga fino a 60 cm, consente alla pianta una crescita rapida e una grande capacità di rigenerazione. In Italia questa pianta così pericolosa è diffusa soprattutto in Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Veneto.

La pericolosità del panace di Mantegazza: cosa fare se si viene in contatto

Il panace di Mantegazza, tra le piante pericolose, viene ritenuto un esemplare molto dannoso. Infatti, la propria linfa è tossica per la cute e per gli occhi. Al tatto, in presenza o in seguito a radiazione solare diretta o raggi UV, provoca gravi infiammazioni della pelle con estese lesioni bollose che possono lasciare cicatrici permanenti. Consultare un medico è essenziale. A volte, può essere necessario il ricovero in ospedale. Inoltre, anche piccole quantità di linfa negli occhi possono causare cecità temporanea o anche permanente. Queste reazioni sono dovute alla presenza, nelle foglie, nei fiori, nei semi, nel tronco e nella radice di derivati furocumarinici che sono in grado di penetrare nel nucleo delle cellule epiteliali e legarsi al DNA uccidendo le cellule.

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