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CURIOSITÀ 23 DICEMBRE 2021

Partorisce nel taxi a Torino: il racconto commovente dell’autista

Ci sono momenti in cui le storie di persone fino a quel momento sconosciute, si intrecciano, creando legami e condivisioni di momenti che restano indelebili per sempre.

È quello che è successo in questa storia, un’autentica favola metropolitana avvenuta a Torino e raccontata dal quotidiano La Stampa (Leggi qui e qui altre storie incredibili).

Luca ha 45 anni e da 11 lavora come tassista. Un lavoro come tanti, fatto di tanta routine, tantissimi contatti, e solo brevi momenti in cui entrare nelle vite degli altri. Sconosciuti che ogni giorno salgono e scendono dal suo taxi con cui condividere pochi dettagli, un po’ di conversazione che dura il tempo di una corsa. Ma c’è un cliente che non potrà più dimenticare. Era pomeriggio quando dalla centrale gli girano una chiamata.

La corsa inaspettata e indimenticabile

Giunto all’indirizzo, sale una una coppia di stranieri, di cui una donna incinta. Mi chiedono di accompagnarli all’ospedale Sant’Anna, senza aggiungere altro racconta luca a La Stampa. Ma un certo punto succede qualcosa di inaspettato. Dallo specchietto, spesso unico contatto visivo tra lui e i suoi clienti, vede la donna stringere il braccio del compagno

Il travaglio era iniziato, così Luca, in pochi secondi, opta per un cambio di percorso dirigendosi verso l’ospedale più vicino. Il tassista sente una mano stretta al collo, e la voce della donna: “Ci siamo, la testa è fuori”. È a quel punto che realizza quel che non avrebbe mai immaginato: la cliente stava partorendo proprio nel suo taxi.

“Chiamate qualcuno, la signora ha partorito!”, esclama facendo il suo ingresso trionfale a suon di clacson nell’area ambulanze dell’ospedale

Il lieto fine

Al loro arrivo rocambolesco tutti i sanitari arrivano velocemente assistendo la donna. Il parto si conclude bene, il bambino nasce tra gli abbracci felici di tutti che sciolgono la tensione dopo quella corsa verso l’ospedale: “Un bellissimo ed inaspettato regalo di Natale“, dice Luca, come riporta La Stampa. Con un solo rammarico: “Se fosse stato un maschietto avrebbe potuto chiamarsi con il mio nome”.

Degli sconosciuti si trovano ad affrontare un’emergenza insolita che si trasforma in un momento unico. La gioia della nascita di un bambino che non poteva più aspettare di venire al mondo. E che trasforma Luca in “tassista-eroe” per un giorno, in quella che è la corsa più bella della sua vita.

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