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EMOZIONI 22 GENNAIO 2021

Pazienti Covid meno soli grazie a un badge

I pazienti Covid saranno meno soli grazie a un badge che permetterà loro di riconoscere il volto di medici e infermieri che li hanno in cura. L’idea innovativa è del giornalista e fotografo Riccardo Sepe Visconti, che ha passato gli ultimi mesi all’interno dei reparti Covid della Campania.

Badge per medici, infermieri e OSS in Campania: il progetto

Un progetto importante quello di Riccardo Sepe Visconti: ridare un volto a medici, infermieri e OSS che lavorano nei reparti Covid e che quindi passano tutto il loro turno coperti dalla testa ai piedi con le tute di sicurezza e le mascherine sul volto.

“Sono coperti completamente, si vedono solo gli occhi. Non si riesce neanche a capire se sono uomini o donne a volte”, racconta Riccardo in un’intervista a Virgilio Video. Dopo aver passato gli ultimi mesi all’interno di diversi reparti Covid della sua Regione, il fotografo ha potuto toccare con mano i problemi di chi viene contagiato dal Covid. “Per un paziente è un’esperienza davvero orribile. Vieni prelevato dalla tua casa, spesso devi essere trasportato in claustrofobiche barelle di biocontenimento, vieni strappato totalmente alla tua realtà in giro di pochissimo tempo. Ti portano dentro un reparto isolato verso l’esterno con altri malati, dove non ha accesso nessuno se non il personale specializzato. Non puoi vedere amici e parenti, vedi solo le persone che entrano con queste tute”.

Un’esperienza terribile, resa ancora più estraniante dal fatto di non poter vedere in faccia le persone che ti hanno in cura, per quanto il personale medico cerchi in tutti i modi di trattare i pazienti in modo amorevole. “Stando in questi reparti, ti rendi conto che è davvero brutto non vedere in faccia le persone, specie se magari si possono trattare degli ultimi quattro giorni della tua vita. Penso sia una cosa orribile. Nel mio piccolo ho provato a sanare questo deficit nel modo più semplice”.

Da qui è nata l’idea di creare dei badge identificativi per ogni persona che lavori nei reparti covid, con sopra la propria foto. Per ora, questa attività la sta svolgendo Riccardo come volontario, e ha già preso piede nell’ospedale del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Il fotografo ha ritratto medici e infermieri in ospedale, mettendo in gioco tutte le sue conoscenze. “Io nella vita faccio il fotografo di moda, eppure i sorrisi più belli li ho visti in questi reparti. Queste sono persone che lavorano tutto il giorno, alcune di loro lavorano come precarie con uno stipendio di 1200 euro al mese per fare anche 12 ore di lavoro e rischiare la vita. Arrivano a fine turno stravolte, eppure mi hanno sorriso per la foto. Hanno una grande forza d’animo”.

Video tratto da: Facebook / ICity Special Health

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