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CURIOSITÀ 19 LUGLIO 2019

Perché alcune piante creano reazioni allergiche?

Perché alcune piante creano reazioni allergiche? Chi soffre di allergia lo sa bene: starnuti, occhi arrossati e naso che cola possono essere fonte di disturbo e di stress. L’allergia primaverile ai pollini, così come qualsiasi altra allergia, è scatenata dal contatto con i cosiddetti allergeni, proteine erroneamente riconosciute come possibili minacce dall’organismo. Nel corso di un processo chiamato “sensibilizzazione”, il sistema immunitario individua per errore una sostanza innocua presente nell’aria come qualcosa di nocivo e comincia a produrre anticorpi per difendersi; dal contatto successivo è quindi pronto a reagire rilasciando sostanze chimiche come l’istamina, in grado di attivare le difese e scatenare la reazione che determina i segni ed i sintomi fastidiosi della cosiddetta febbre da fieno. Sole, pioggia e vento influiscono moltissimo sulla quantità di polline presente nell’aria: con l’arrivo del caldo, per esempio, l’aria tende a salire e portare con sé gli allergeni, che scenderanno nuovamente verso le ore serali. I sintomi possono variare da soggetto a soggetto e di giorno in giorno. In genere appaiono pochi istanti dopo il contatto con l’allergene e possono includere naso che cola e congestione nasale, fastidio agli occhi o lacrimazione, starnuti, tosse, prurito al naso, sul palato o in gola e la ben più temibile asma bronchiale.

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