Scopriamo insieme perché mettere in ammollo i legumi prima di cucinarli.
Quest’usanza culinaria, oltre a ridurre i tempi di cottura, comporta diversi vantaggi per la nostra salute. Ebbene sì: mettere a bagno i legumi rimuove l’acido fitico ed i tannini contenuti e riduce gli zuccheri oligosaccaridi complessi causanti gonfiori e gas intestinali. L’ammollo favorisce anche la stimolazione dell’amilasi, molecola che aiuta a rompere l’amido complesso presente nei legumi, facilitando digestione e assorbimento dei nutrienti.
Non è tutto: fagioli e lenticchie vengono spesso lucidati coi coloranti; inoltre, potrebbero presentare residui di erbicidi, come ad esempio il glifosato, usato per tenere alla larga roditori ed erbacce. Il lavaggio serve quindi a garantire un consumo sicuro. Come insegnano le massaie più esperte, le lenticchie necessitano dalle 6 alle 8 ore di ammollo, mentre i fagioli hanno bisogno di circa 12-18 ore. L’acqua dell’ammollo, ovviamente, non dovrà essere utilizzata per la cottura; riciclatela per annaffiare le piante, visto il contenuto di sostanze nutritive pro-crescita.
Ecco come preparare una pasta e fagioli da leccarsi i baffi: In una casseruola, fate soffriggere scalogno, carota, sedano, rosmarino, salvia e timo ben tritati con un filo d’olio evo. Aggiungete poi pancetta a dadini, passata di pomodoro e fagioli frullati e lasciate cuocere. In un’altra pentola, portate ad ebollizione l’acqua per cuocere la pasta; l’ideale? ditalini rigati o spaghetti spezzati. Una volta cotta la pasta, scolatela e versatela nella casseruola, mescolando energicamente per far amalgamare bene con gli altri ingredienti. Volete un sapore più deciso? Aggiunte prima di impiattare una spolverata di pepe nero.