Abbreviare 2020 nei documenti? Gli Usa allertano: “rischio di truffe alto, basta aggiungere due cifre per modificare la data!”. Ecco i consigli per evitare brutte sorprese.
Per la sicurezza dei cittadini gli esperti consigliano di non abbreviare mai la data 2020 su documenti importanti come contratti, assegni, certificati di compravendita e mutui; i rischi sono tanti e le truffe dietro l’angolo.
Scrivere soltanto 20 al posto di 2020 lascia infatti la possibilità a furbetti e malintenzionati di completare la data a piacimento. Un esempio su tutti? Ad un assegno compilato con la data l’1/4/20 è sufficiente aggiungere 21 per rinverdirlo.
Ma non è tutto. Esistono molti altri modi per alterare i numeri, manipolando così documenti sensibili e potenzialmente compromettenti.
A lanciare l’allarme – come riportato dal sito della Cnn – è il dipartimento di polizia statunitense.
Ad oggi non ci sono prove ufficiali che qualcuno sia stato truffato, ma le autorità chiosano: “prevenire è meglio che curare”; tanto che su WhatsApp sta già girando un messaggio di allerta. Nessun allarmismo, solo “un suggerimento pratico” per non incappare in questo 2020 in spiacevoli sorprese.