Quest’inverno Canada e parte settentrionale degli Stati Uniti sono stati colpiti dal passaggio di venti molto freddi provenienti dall’Artico, che hanno portato addirittura le temperature a scendere attorno ai -50 °C. Il grande freddo è stato causato da un’estensione anomala verso sud del vortice polare, ampia area di bassa pressione al di sopra del Polo Nord. Questo è un fenomeno prettamente meteorologico, ma la sua analisi è utile per fornire dati interessanti per meglio comprendere le dinamiche legate al riscaldamento globale. Bisogna partire però da una distinzione importante: – il meteo dice che cosa sta succedendo o sta per accadere nell’immediato – lo studio del clima, invece, che cosa è accaduto negli ultimi decenni e come sono cambiate le cose. Per questo motivo, anche se in alcune zone del mondo c’è un gran freddo, si può affermare che nel complesso la temperatura globale è superiore al suo valore normale. Il riscaldamento globale, inoltre, sta producendo effetti tangibili anche sul meteo, rendendo per esempio ancora più estremi alcuni eventi di breve durata, come uragani e tempeste. Lo stesso freddo dell’inverno scorso nel Nord America può essere considerato un segno del cambiamento climatico.