Anche se è davvero difficile da immaginare, la terra che abbiamo sotto i piedi non è affatto immobile come ci sembra! Perché i continenti si muovono?
Subito dopo essersi formato, il nostro pianeta non aveva lo stesso aspetto che ha adesso e il primo ad accorgersene fu il filosofo inglese Sir Francis Bacon, che nel 1600 notò che l’Africa e l’America Latina sembravano due pezzi di un puzzle che si sarebbero incastrati tra loro se fossero stati uniti.
Parecchio tempo dopo, nel 1912, il tedesco Alfred Wegener dimostrò che le rocce e i fossili presenti sulle coste africane erano uguali a quelli che si trovavano su quelle sudamericane che stavano di fronte, dall’altra parte dell’oceano: questo significava che centinaia di milioni di anni prima tutte le terre emerse erano fuse in un unico enorme blocco, che lo studioso chiamò “Pangea”.
La grande quantità di magma incandescente presente nel mantello sotto la crosta terrestre causò la rottura del supercontinente in diverse zolle, dette anche “placche tettoniche”, che da allora continuano a spostarsi, come tavole da surf sospinte dalle correnti di roccia liquefatta rovente sulle quali poggiano.
A seconda dell’effetto del calore che agisce sotto le zolle, esse possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro: attualmente, la placca di cui fanno parte Europa e Asia si sposta sempre più lontano da quella nordamericana, mentre al contrario la zolla del Pacifico orientale va decisamente incontro all’America settentrionale.
Oggi hai imparato perché i continenti si muovono!