Perché i mancini sono una minoranza?

Al mondo solo una persona su 10 è mancina. Ma come mai la stragrande maggioranza di noi è destrorsa? Si crede che il primo ominide a preferire la mano destra sia stato l’Uomo di Neanderthal e nel corso della storia, per varie superstizioni legate alla paura della diversità, si è sempre cercato di contenere il numero di mancini. Una spiegazione si può evincere dall’antico anglosassone, dove “left” (ovvero “sinistra”) deriva da “lyft” (che significa “debole”). Dal latino proviene invece il concetto di sinistro, in inglese “sinister”, usato ancora oggi col significato anche di “malvagio” e “spaventoso”. Alla parte destra del nostro corpo, invece, in passato si attribuiva il significato di “giusto” e “corretto”, che ritroviamo nell’ambivalenza dell’anglosassone “right”. Secondo una credenza fallace e bigotta del XIX secolo, tutte le minoranze, come gli omosessuali, erano mancine. Probabilmente gli uomini dell’antichità si sono interrogati su quale mano fosse più giusto usare. Si può dire che siano stati sicuramente condizionati nell’apprendimento: si riteneva, infatti, che fosse più facile imparare quando si usava la stessa mano dell’insegnante. Come sappiamo, a causa di questi atavici pregiudizi, a molti bambini in passato è stato imposto l’uso della mano destra! Secondo alcuni studiosi, l’idea che una mano sia dominante rispetto all’altra è solo un fraintendimento su come dividiamo i compiti tra i due arti: l’archeologa Natalie Uomini afferma che il favorire una mano non significa che quella sia dominante, perché entrambe hanno compiti importanti seppur diversi. Pensiamo al mangiare, per esempio: sarebbe impossibile gustarsi una bistecca, se non usassimo insieme coltello e forchetta!