Guardare un film al cinema senza averne un bicchierone traboccante di pop corn è quasi impensabile! Ma perché il pop corn scoppia?
Il grano che fa ‘pop’
Pop corn è un’espressione inglese che si potrebbe tradurre come “grano che fa pop”, cioè che scoppia e indica i chicchi di una specifica varietà di granoturco che, una volta scaldati, si trasformano in nuvolette dal sapore irresistibile.
Sebbene fossero già conosciuti dagli Aztechi, che ne facevano ghirlande e collane da indossare nei loro riti, i pop corn divennero popolari dopo la fiera di Chicago del 1893 grazie a Charles Cretors, che inventò la macchina trasportabile per farli.
Acqua, vapore e…pop
Ogni chicco sgranato dalla caratteristica pannocchia è ricoperto dal “pericarpo”, un guscio giallo-arancio, e contiene una polpa composta da amido e acqua e un “germe”, cioè il seme da cui può nascere un’altra piantina: riscaldando il mais alla temperatura di 180°, l’acqua che si trova all’interno va in ebollizione e diventa vapore.
Il guscio duro e impermeabile impedisce la fuoriuscita del vapore, la pressione interna aumenta fino a far esplodere il chicco e l’amido della polpa si gonfia formando una massa spugnosa bianca tutta intorno al nucleo. Dopo una bella spolverata di sale, o un bagno nel burro o nello zucchero caramellato, il pop corn è pronto!
Può succedere che alcuni chicchi non scoppino perché il loro guscio non è abbastanza resistente e si rompe prima che l’amido possa gonfiarsi o la percentuale di acqua che contengono è inferiore a quella ottimale: questi chicchi “ribelli” vengono chiamati “vecchie zitelle”!