Perché il cucchiaio riflette l'immagine capovolta?

Di tutte le posate, i cucchiai sono i primi che impariamo a tenere in mano per mangiare le nostre pappe preferite, prima che ci crescano i denti. Ma perché il cucchiaio riflette l’immagine al contrario? Naturalmente, questo accade solo con le posate in metallo! Cucchiai e cucchiaini sono stati inventati per poter raccogliere e portare alla bocca comodamente i cibi liquidi e cremosi, dal minestrone al gelato: per questo motivo sono modellati in modo da essere concavi da un lato e, di conseguenza, convessi dall’altro. Se proviamo a specchiarci nella parte concava, quella che contiene il brodo, vedremo la nostra immagine a rovescio, come se fossimo a testa in giù: questo accade perché i raggi di luce che colpiscono la superficie riflettente del cucchiaio si uniscono nel cosiddetto “punto focale” e per il fatto che, mentre osserviamo, ci troviamo a una certa distanza dalla posata per riuscire a inquadrarla nitidamente nel campo visivo. La fisica spiega che in uno specchio incurvato verso l’interno i fasci luminosi si concentrano al centro e l’osservatore si trova sempre oltre il punto focale, cioè all’incrocio tra la sua apparenza reale e quella riflessa: questa condizione particolare ci fa vedere la nostra immagine capovolta. L’unico modo per non vedersi sottosopra sarebbe quello di avvicinarsi al cucchiaio fino ad appoggiarci il naso, ma così vicini non riusciremmo mai a metterci… a fuoco! Oggi hai imparato perché il cucchiaio riflette l’immagine al contrario!