Perché il disco fisso è indicato con la lettera “C”? Chi ha dimestichezza con il Pc lo sa bene: il disco fisso è sempre indicato con la lettera “C”. Ma vi siete mai chiesti perché? I primi pc non avevano “memorie” interne. Erano dotati di un lettore di floppy disk (i dischetti da 1,44 MB), inizialmente etichettati come unità “A” dal sistema operativo MS-DOS di Microsoft. Si trattava di “memorie” che, per via della capacità ridotta, potevano di fatto contenere solo file di piccole dimensioni. I PC più potenti ne avevano due, e questo portò alla necessità di etichettare la seconda unità con la lettera “B”, seguendo la logica dell’alfabeto. Quando, nel 1980, il primo hard disk, o disco fisso, da 5 megabyte è entrato a far parte del pc, la scelta della lettera per etichettare il dispositivo è caduta sulla “C”. In seguito è arrivata anche la “D”, per indicare il lettore di cd o dvd. Quasi tutti questi elementi, col passare degli anni, sono stati superati. Per questo nei pc di ultimissima generazione troviamo la lettera “C” (perché il disco fisso c’è ancora) e quelle dalla “E” in poi, per indicare le chiavette usb arrivate nel frattempo. Naturalmente quando parliamo di lettera “C” per i dischi fissi facciamo riferimento alla configurazione base. In realtà ognuno di noi può modificarla cambiando la label, ovvero l’etichetta, e associando al disco fisso un’altra lettera a nostro piacimento.