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KIDS 20 GENNAIO 2020

Perché il fuoco scotta?

Perché il fuoco scotta? Forse avrete sentito qualche volta l’espressione “giocare col fuoco”, che normalmente si dice di qualcuno che sta correndo dei grossi rischi, spesso inutili: le fiamme, infatti, se da una parte donano calore e permettono di cuocere il cibo e creare manufatti di metallo fin dalla preistoria, dall’altra hanno un enorme potere distruttivo che non bisogna mai sottovalutare. Ma perché il fuoco scotta? La sensazione di dolore che si prova avvicinandosi troppo a delle fiamme e arrivando al punto di ustionarsi, deriva dal fatto che la nostra pelle non è in grado di sopportare il fortissimo calore emanato da qualcosa che brucia senza lesionarsi. Basti pensare che la temperatura del fuoco va da un minimo di 480° C ad un massimo di 1400° e la combustione di qualsiasi sostanza avviene quando le fiamme la scaldano fino a che questa, unendosi all’ossigeno dell’aria, si trasforma cambiando la propria struttura molecolare. Per capire quanto può essere calda una fiamma, bisogna osservarne il colore: quella di temperatura più elevata è azzurra, mentre quella che scotta di meno, – si fa per dire -, tende al lilla. Il fuoco rosso-arancio di un camino, va dai 675° ai 940°: per cuocere una pizza nel forno di casa, ne bastano 250°. Oggi hai imparato perché il fuoco scotta!

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