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CURIOSITÀ 10 DICEMBRE 2019

Perché il giudice batte il martello?

Perché il giudice batte il martello? In numerosi film e serial vediamo l’utilizzo del martello da parte del giudice, a fine sentenza. L’usanza di battere il martello di legno in tribunale è però esclusivamente americana. Ma perché il giudice batte il martello? Tale strumento deriva dai rituali usati nelle riunioni delle logge massoniche, nelle quali compasso, squadra e martelletto sono i simboli più identificativi. Secondo lo studioso Stephen C. O’Neill, autore di un saggio sull’argomento, la massoneria faceva riferimento alla gilda medievale (cioè la corporazione di mestiere) degli scalpellini, adottandone gli strumenti di lavoro per usi cerimoniali. Tra di essi e in particolar modo, il martelletto (gavel in inglese), usato per assottigliare blocchi di pietra e poi incunearli. Questo divenne quindi un vero e proprio simbolo, rappresentante il potere di dirigere e concludere un’impresa. Infine, simboleggiava l’autorità del maestro sull’adunanza, durante le varie riunioni delle logge massoniche. Fu infatti anche utilizzato da esponenti della Rivoluzione Americana come George Washington e Benjamin Franklin. Insomma, sottolinea il fatto che al giudice spetta sempre e comunque l’ultima parola su tutto, mettendo a disposizione della causa la sua saggezza e le sue immense conoscenze legali. In Italia la situazione è molto differente. Il giudice non usa il martello di legno a fine sentenza, nè per chiedere ed ottenere il silenzio in aula, che semplicemente impone a voce.

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