Per scoprire le origini delle casette di pan di zenzero bisogna andare nella Germania dell’800, dove nacque la celebre fiaba di “Hansel e Gretel”.
I fornai tedeschi di allora, sotto Natale, per far rivivere la magia della fiaba, crearono le prime casette dolci, ispirate proprio all’abitazione della strega ideata dai fratelli Grimm. Il pan di zenzero si impose piano piano come uno dei simboli più rappresentativi del Natale. Secondo gli storici, si diffuse nel Medioevo nelle fiere europee come ingrediente di dolcetti dalle forme più bizzarre. Gli omini veri e propri risalirebbero alla seconda metà del ‘500, come spiega Carole Levin nel libro “Il regno di Elisabetta I”: la sovrana chiese ai pasticceri reali di raffigurare, sotto forma di biscotti, gli invitati a corte, per omaggiarli in modo originale.
La regina però non era l’unica ad apprezzare questi curiosi dolci con braccia e gambe: le streghe dell’epoca li preparavano come pegni d’amore; si credeva che se una fanciulla fosse riuscita a far mangiare l’omino all’uomo desiderato, quest’ultimo si sarebbe perdutamente innamorato. A contribuire alla fama dei biscotti fu anche la storia di San Nicola, pubblicata nel 1875 sul St. Nicholas Magazine: narrava di una coppia di anziani che, non potendo più avere figli, decise di sfornare un biscotto a forma di bambino; peccato che, una volta cotto, l’omino si animò e fuggì via, finché non venne trovato e mangiato da una volpe.
Leggende a parte, i biscotti di pan di zenzero misero radici un po’ ovunque nel corso del tempo, dalla Germania alla Svezia, prendendo sempre nomi diversi. Nel 2013, in Texas, il Traditions Club creò la più grande casetta di pan di zenzero del mondo, lunga più di 18 metri e larga quasi 13. Che dire poi della suggestiva isola statunitense di Martha’s Vineyard? Nata come luogo di villeggiatura, ospita ad Oak Bluffs oltre 300 cottage, risalenti all’800 e somiglianti proprio alle casette di ginger bread.
