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KIDS RAGAZZI 02 AGOSTO 2019

Perché in montagna l’acqua bolle prima?

Perché in montagna l’acqua bolle prima? Se avete una fame da lupi e non vedete l’ora di tuffarvi su un succulento piatto di spaghetti, non dovete far altro che andare in montagna! Salendo in altitudine, infatti, si può buttare la pasta qualche minuto in anticipo rispetto a quando lo si farebbe a casa. Ma perché in montagna l’acqua bolle prima? E’ tutta una questione di atmosfera: ad alta quota, infatti, la pressione atmosferica è molto meno forte che a livello del mare e un liquido inizia a bollire quando il valore della sua pressione interna, che è sempre uguale in tutte le situazioni, arriva ad eguagliare quello dell’aria per effetto del riscaldamento su una fonte di calore. Nel caso dell’acqua, il punto di ebollizione in pianura, dove la pressione è di 1 atmosfera, si raggiunge a 100°, soglia stabilita nel 1742 dall’astronomo svedese Anders Celsius: è proprio da questo valore e dal suo ideatore che prende il nome la scala di misurazione delle temperature in gradi centigradi, detti appunto gradi Celsius. Sulle montagne, dove l’aria è più rarefatta, l’acqua bolle a una temperatura inferiore e quindi più in fretta: sull’Everest, la cima più alta del nostro pianeta, potremmo buttare la pasta già a 73°, mentre a 1000 m dovremo aspettare di arrivare a circa 96°: provate a cronometrare il tempo impiegato nelle due situazioni per vedere la differenza. Oggi hai imparato perché in montagna l’acqua bolle prima!

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