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CURIOSITÀ 15 NOVEMBRE 2019

Perché la focaccia si chiama così?

Perché la focaccia si chiama così?

La focaccia

è un impasto di farina, acqua, sale e lievito, che può essere cotto sia al forno che alla brace. Ma a cosa deve il suo nome?
La parola focaccia deriva dal tardo latino “focus” che richiama proprio la cottura nel focolare.
In Italia esistono molte varianti della focaccia che differiscono sia per procedimento di preparazione che per diversità di ingredienti e condimenti.
Le origini della prelibatezza culinaria sono molto antiche.
Già fenici, cartaginesi e greci utilizzando farine di orzo, di segale e di miglio ne cuocevano al fuoco. Nell’antica Roma, invece, le focacce venivano offerte agli dei ed in epoca rinascimentale consumate insieme al vino nei banchetti di nozze.
Cibo di viaggiatori e pescatori, la focaccia pare debba la sua nascita anche ai lunghi tempi d’attesa che i fornai dovevano affrontare durante le notti di lavoro, ore ingannate infornando direttamente sulla base del forno pezzi di pasta non lievitata, che una volta cotti venivano mangiati in compagnia magari farciti di salumi o formaggi.
Oggi parlare di focaccia significa correre con il pensiero verso la Liguria che con le sue innumerevoli tipologie si è affermata nel panorama gastronomico mondiale.
A Genova già nel ‘500 il consumo della semplice focaccia all’olio era familiare e diffuso anche in chiesa, soprattutto nel corso dei matrimoni. Addirittura un vescovo dell’epoca, preoccupato per il radicarsi dell’abitudine, ne arrivò a proibire il consumo durante le funzioni funebri!

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