Perché la mano sinistra si chiama mancina
In epoche antiche e in alcune culture bigotte, essere mancino, ovvero avere la mano sinistra predominante, era sinonimo di diversità. Ma perché la mano sinistra si chiama mancina?
Mancino deriva dal latino "mancus" ed è sinonimo di mutilato e storpio, confermando anche etimologicamente il pregiudizio negativo verso il mancinismo. Come detto, sono diverse le culture in cui essere mancino non era visto di buon occhio. Per molto tempo, la mano sinistra è stata considerata la "mano del diavolo", e chi la usava visto come un "invertito"; tant’è che molti bambini, in passato, sono stati costretti, anche con punizioni corporali, a utilizzare la destra. Il mancinismo, negli anni '20, era associato alla demenza e negli anni '40 messo addirittura in relazione con la dislessia. Bisogna aspettare gli anni '70 per considerarlo semplice caratteristica individuale, smettendo quindi di imporre l'uso della mano destra. Oggi, dopo essere stato fortunatamente accettato, è solo sinonimo popolare di maggior creatività. Tra i mancini famosi si annoverano Albert Einstein, Charlie Chaplin, Marylin Monroe, Whoopi Goldberg, Robert De Niro, Bob Dylan, Ringo Starr e Alberto Moravia; e ancora, Ludwig van Beethoven, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello e Pablo Picasso. Un ulteriore passo indietro nella storia? Usavano la sinistra Giovanna D’Arco, Alessandro Magno, Carlo Magno, Giulio Cesare e Napoleone. Non mancano infine gli esponenti di sangue blu: tra le "teste mancine coronate" la regina Elisabetta, il principe Carlo e il suo primogenito William.