L’avatar è un’immagine scelta per rappresentare la propria utenza in comunità virtuali, luoghi di aggregazione, discussione, o di gioco online. Ma da dove arriva questo nome particolare? La parola avatar, in lingua sanscrita, è originaria della tradizione induista e significa “incarnazione”, ovvero assunzione di un corpo fisico da parte di una divinità. Per traslazione metaforica, nel gergo di Internet fa riferimento al caso in cui una persona reale scelga di mostrarsi agli altri attraverso una propria rappresentazione virtuale. Tale immagine, che può variare per tema e per grandezza – di solito stabilite dai regolamenti delle community -, può raffigurare un personaggio di fantasia – come un cartone animato o un fumetto -, della realtà – ad esempio il proprio cantante o attore preferito, o la propria immagine reale -, oppure temi più vari, come caricature, vignette, testi, ed altro. I luoghi di maggiore utilizzo degli avatar sono i forum, i programmi di messaggistica istantanea e i giochi di ruolo on-line, dove è usuale crearsi un alterego. Alcuni siti invitano a dotarsi di un avatar ispirato a un certo tema per renderne uniforme l’utilizzo, in modo da migliorare il senso di appartenenza alla comunità virtuale. La comparsa della prima presentatrice televisiva virtuale, Eva Byte, risale al 2004, sulla rete brasiliana TV Globo. Per quanto riguarda l’Italia, possiamo trovare un esempio analogo nell’edizione 1996-1997 della trasmissione cult per ragazzi “Solletico”, nella quale i conduttori erano affiancati da un piccolo teschio virtuale chiamato Osso, doppiato e animato da Gigi Rosa.