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SALUTE 16 NOVEMBRE 2020

Perché non scartare i semini dell’uva

Quasi tutti tendiamo a scartarli; c’è, addirittura, chi preferisce varietà d’uva che non li abbiano. Eppure, i fastidiosi semini, croccanti ed amarognoli, sono in realtà ricchi di proprietà benefiche.

I semini dell’uva, noti anche come vinaccioli, sono commestibili e, come detto, vantano diverse proprietà a prova di salute. Basti pensare che proprio da loro si ottiene il prezioso olio di vinaccioli, nonché gli estratti con cui sono prodotti, poi, i diversi integratori. Anche la buccia dell’uva apporta benefici all’organismo, in particolare quella dell’uva rossa e dell’uva nera. Vinaccioli e buccia contengono flavonoidi, antiossidanti che permettono sì d’avere pelle, capelli ed aspetto migliore, ma anche di rimanere in salute più a lungo, proteggendo tutti i nostri organi dallo stress ossidativo.

I flavonoidi contenuti hanno anche azione antinfiammatoria, aiutando quindi a diminuire gli stati infiammatori, alla base di diverse patologie. Inoltre, semini e buccia degli acini sono noti per la proprietà fluidificante sul sangue, che migliora la salute, appunto, dei vasi e del cervello. Il resveratrolo, poi, fenolo non flavonoide presente nella buccia dell’uva nera, dà un’ulteriore protezione da infarto e ictus.

Insomma, ciò che generalmente scartiamo dell’uva, in realtà, protegge dall’insorgenza di malattie neurodegenerative e cardiovascolari e diminuisce il rischio di tumori. Ma non è tutto. L’assunzione di proantocianidine è in grado di contrastare, non in ultimo, il fastidioso gonfiore delle gambe. Come sempre, prima di apportare modifiche alla vostra alimentazione, vi invitiamo a chiedere consiglio al vostro medico di fiducia.

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