Tutti noi impariamo a parlare imitando i suoni che sentiamo dai nostri genitori, che ci insegnano come associarli a tutto ciò che ci circonda, indipendentemente dalla parte del mondo in cui siamo nati. Ma perché parliamo lingue diverse? Capita sempre più spesso di accogliere a scuola un nuovo compagno che viene da un paese straniero e che fa più fatica di noi a studiare, perché la sua famiglia parla in un’altra lingua: secondo le antiche leggende di molti popoli, le divinità avevano dato agli esseri umani la facoltà di comunicare tra loro con le parole, ma la superbia aveva spinto gli uomini a costruire un’altissima torre, – che nella Bibbia si chiama Babele -, per cercare di arrivare fino al cielo. Per punire questa arroganza, gli dei distrussero l’ambiziosa costruzione, dispersero le genti e, soprattutto, differenziarono i loro linguaggi, in modo che non potessero più capirsi a vicenda. Le teorie scientifiche, invece, ipotizzano che gli uomini primitivi si accorsero che esprimersi con i gesti non era sufficiente, perché spesso era necessario comunicare mentre si avevano le mani impegnate in vari lavori ed era utile poter richiamare l’attenzione di qualcuno anche senza poterlo vedere in faccia. Vivendo in zone diverse e senza contatto tra loro, le antiche popolazioni hanno anche inventato parole diverse per descrivere tutti gli aspetti della vita: con le migrazioni, le lingue si sono poi sviluppate e mescolate. Oggi hai imparato perché parliamo lingue diverse!