Quando sono liberi di scorrazzare in lungo e in largo, i nostri cani e gatti rischiano di prendere le pulci, ma anche noi possiamo essere attaccati da fastidiosi parassiti, che si chiamano pidocchi. Perché prendiamo i pidocchi? I pidocchi sono dei piccoli e grigiastri insetti “vampiri”, che perforano la nostra pelle per succhiarci il sangue. Quelli con cui più facilmente entriamo in contatto sono del tipo che preferisce invadere le teste, ancorandosi con le zampette uncinate ai capelli: a differenza delle zanzare e delle pulci, non volano e non saltano e quindi possiamo essere contagiati solo se usiamo pettini, spazzole, federe di cuscini o asciugami di persone già infestate. Sopravvivono nell’ambiente per una decina di giorni al massimo, ma possono riprodursi e compiere il loro ciclo vitale solo “vampirizzando” un organismo ospite. I pidocchi adorano le teste dei bambini, quindi è molto comune prenderli a scuola, in palestra o in altri luoghi molto affollati. Con l’arrivo della pubertà, invece, il cuoio capelluto comincia a produrre sebo e siccome la cute diventa più acida, questi insetti non la trovano più gradevole da colonizzare e, nella maggior parte dei casi, la evitano. Dopo l’accoppiamento, le femmine incollano le uova, dette “lendini”, vicino alla radice dei capelli e le ninfe che ne escono ci succhiano il sangue anche 5 volte al giorno. Oggi hai imparato perché prendiamo i pidocchi!