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CURIOSITÀ 11 LUGLIO 2022

Perché questa immagine della Luna sta ossessionando gli scienziati

Un’immagine della Luna ha catturato l’attenzione degli scienziati. Nella foto è stato immortalato un doppio cratere sul nostro satellite, del quale si sta indagando l’origine. I primi a osservare l’insolito doppio avvallamento sono stati i ricercatori del team che muove e monitora il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA. Lo scatto ha generato una serie di enigmi che gli studiosi stanno cercando di risolvere. Dopo aver parlato dell’enorme buco che si è aperto nel cielo, vediamo perché l’immagine della Luna sta ossessionando gli scienziati.

Perché l’immagine della Luna sta ossessionando gli scienziati

Gli strumenti a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter sono in grado di mappare le temperature della Luna sia di giorno che di notte e di restituire al team addetto immagini a colori ad alta risoluzione e di monitorare le tracce di magnetismo sui suoi poli. Il veicolo spaziale è quindi riuscito a fotografare un doppio cratere di dimensioni molto ampie che, fino ad adesso, era sfuggito alle esplorazioni. L’area analizzata dal Lunar Reconnaissance Orbiter avrebbe un cratere orientale di 18 metri di diametro e un cratere occidentale di circa 16 metri di diametro. La zona sembra non mostrare altre discese o pendenze e questo escluderebbe l’origine naturale degli avvallamenti.

L’ipotesi sulla formazione dei due crateri sulla Luna

Una delle ipotesi sulla formazione dei due crateri prende in considerazione un possibile impatto da asteroide, ma la teoria sarebbe poi stata scartata perché la forma dei due avvallamenti non corrispondeva per lunghezza e posizione. Molto probabilmente il doppio cratere sulla Luna si sarebbe formato a causa di un razzo esaurito proveniente proprio dalla Terra. Il missile, quando termina il carburante, ha infatti una massa concentrata all’estremità del motore compatibile con l’impronta visibile sulla Luna. Finora, però, nessun altro razzo ha creato un doppio avvallamento. I veicoli spaziali della missioni Apollo 13, 14, 15 e 17, per esempio, hanno formato dei crateri unici, più grandi e con profili più irregolari. L’impatto dovrebbe essere avvenuto il 4 marzo 2022, ma sono ancora in corso le ricerche sul razzo che ha colpito il nostro satellite. Nei prossimi mesi, verranno analizzate le impronte magnetiche della zona e gli spettri della composizione materiale del doppio cratere per risolvere quest’ultimo mistero. Intanto la Luna potrebbe diventare la nuova riserva di “aria respirabile” secondo un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea.

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