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KIDS RAGAZZI 08 AGOSTO 2019

Perché si crede che le cicogne portino i bambini?

Vi hanno mai detto di avervi trovato appena nati sotto un cavolo nell’orto o che una cicogna vi ha portato in volo tra le braccia di mamma e papà? Perché si crede che le cicogne portino i bambini?

La fedeltà delle cicogne

Questi bellissimi uccelli sono sempre più rari: sono dei migratori che, dopo aver svernato in Africa, ritornano in Europa per nidificare ogni anno nello stesso posto quando arriva la primavera.

Le cicogne rimangono con lo stesso compagno o compagna per tutta la vita e costruiscono il loro nido su alberi molto alti, torri e campanili per evitare che i predatori possano raggiungere i loro pulcini; al loro ritorno, depongono le uova solo dopo aver riparato con cura eventuali buchi e dopo la schiusa curano i piccoli con amore e attenzione.

Dall’Antica Grecia alla fiaba di Andersen

Le leggende che riguardano questi volatili e il loro ruolo di protettori della maternità derivano dall’antica Grecia e sono poi state assorbite anche dai Romani, ma in epoca medievale si credeva addirittura che i bambini non nati riposassero in paludi popolate di cicogne.

Sono diventate i “corrieri” che trasportano i neonati, però, dal 1839, quando lo scrittore danese Hans Christian Andersen dedicò loro una fiaba, descrivendole come uccelli che tenevano nel lungo becco un fagottino con dentro un bimbo o una bimba da consegnare alle famiglie che li aspettavano con ansia, calando il prezioso carico attraverso i comignoli sopra i tetti delle case, in modo da sfruttare il tepore dei camini.

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