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CURIOSITÀ 10 DICEMBRE 2019

Perché si dice “attaccare bottone”?

Perché si dice “attaccare bottone”? Quando qualcuno ci incontra e ci trattiene, spesso contro la nostra volontà, con discorsi lunghi e noiosi diciamo che ha “attaccato bottone”. Ma da dove nasce questo simpatico e curioso modo di dire? Come detto, l’espressione generalmente viene usata in accezione negativa, ricollegandosi alla lunga procedura con cui il sarto prende le misure confezionando l’abito per il cliente. Per farlo è infatti necessario che quest’ultimo resti il più possibile fermo, nella medesima posizione, fino a che il lavoro non sia ultimato. Altra accezione del modo di dire, leggermente sfumata, è instaurare una conversazione con una persona che non si conosce, allo scopo di corteggiarla o conquistarla. Proprio come i bottoni hanno la funzione di unire due pezzi di stoffa per tenerli insieme, la locuzione farebbe riferimento all’intenzione di instaurare un legame. L’origine del modo di dire è tuttora incerta. Secondo alcuni andrebbe ricercata nel gergo militare della Prima Guerra Mondiale, quando, durante le snervanti attese in trincea, ai soldati capitava spesso di dover cucire bottoni sulle divise, accompagnando l’attività con chiacchiere futili e fini a loro stesse.

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