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CURIOSITÀ 24 FEBBRAIO 2020

Perché si dice “avere le farfalle nello stomaco”?

“Avere le farfalle nello stomaco” non è solo un modo di dire, ma una vera e propria sensazione fisica, accompagnata da sintomi specifici. Ma perché si dice così?

Vuoto e formicolio nello stomaco

È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di provare una particolare sensazione di vuoto e di formicolio allo stomaco, associata il più delle volte alla fase dell’innamoramento.
Specie all’inizio di una nuova conoscenza, infatti, sono sufficienti il pensiero o la presenza della persona di cui si è innamorati per scatenare questa tipica reazione.

L’immagine è senza dubbio romantica, anche se le “farfalle” appena dette possono essere innescate anche da situazioni decisamente meno rosee, come ansia, stress e paura.

Tutto deriva dall’inglese

Il modo di dire è ricalcato sull’espressione inglese “the three o’clock train going down the valley, gave him a sad feeling / as if he had a butterfly in his stomach” ovvero “il treno delle 3 stava lasciando la valle, dandogli un senso di tristezza simile ad una farfalla nello stomaco”, citazione che l’Oxford English Dictionary fa risalire al 1908. La locuzione si ritrova poi anche nel 1943 con il paracadutista Bill Gardner, impegnato nel resoconto del suo primo salto di allenamento.

In Italia dal 1975

L’adozione italiana, comunque, è decisamente più recente. Se ne trova traccia infatti in un numero del settimanale «Panorama» del 1975, proprio con un riferimento metalinguistico all’origine inglese.
Ne riparla poi, nel 1981, anche il saggista Luciano Satta nell’ironico “Parole: divertimenti grammaticali”, chiedendosi se chiunque, leggendo tale espressione in un romanzo tradotto in modo dozzinale dall’inglese, ne avrebbe colto il senso.
Di certo oggi la locuzione è una fra le più conosciute e diffuse, con l’accezione di forte tensione emotiva.

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