VIDEO
Cerca video
CURIOSITÀ 30 APRILE 2019

Perché si dice “pietra dello scandalo”?

La “pietra dello scandalo” era una punizione ritenuta esemplare, la cui applicazione risale ai tempi dell’antica Roma. All’epoca, i debitori e i commercianti falliti venivano condannati ed esposti ad una pubblica umiliazione, la bonorum cessio culo nudo super lapidem, ovvero cessione dei beni a natiche denudate sopra una pietra. In quelle condizioni, il malcapitato era costretto a gridare “cedo bona”, ossia “cedo i miei averi”. Questa pietra dello scandalo esisteva in molte città italiane. A Roma si trattava di un macigno posto vicino al Campidoglio. A Firenze ce n’era una nella loggia del Mercato Nuovo: era un tondo che rappresentava la ruota del Carroccio, simbolo della Repubblica Fiorentina. Qui vi si compiva l’“acculata”: il fondoschiena di debitori e individui disonesti vi veniva sbattuto violentemente, a braghe calate, fra gli sberleffi e le grida dei presenti. A Modena, la pietra “ringadora” (ovvero dell’arringa, perché usata anche come palco dagli oratori) si trovava in Piazza Grande ed era spesso unta con la trementina.

Alcuni video presenti in questa sezione sono stati presi da internet, quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti presenti in questi video o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà fare richiesta di rimozione inviando una mail a: team_verticali@italiaonline.it. Provvederemo alla cancellazione del video nel minor tempo possibile.
Chiudi
Caricamento contenuti...