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CURIOSITÀ 05 AGOSTO 2019

Perché si dice “stare in campana”?

Perché si dice “stare in campana”? Sin da piccoli usiamo l’espressione idiomatica “stare in campana” ma in pochi ne conosciamo l’origine! Da bambini ci viene detto di essere vigili e accorti in modo di ridurre al minimo la possibilità di incappare in rischi e pericoli. Il modo migliore per proteggersi da ogni possibile imprevisto sarebbe quello di mettersi letteralmente sotto una campana. E proprio da questa iconica immagine deriva la nascita del modo di dire! Come ben sappiamo, il suono della campana permette di capire che ore sono in base ai rintocchi. Ai giorni nostri quasi nessuno ci presta più attenzione ma una volta aveva anche un altro ruolo fondamentale. Se da un lato serviva per scandire il tempo, dall’altro svolgeva una vera e propria funzione salvavita: veniva suonata in tutte le circostanze di imminente pericolo, come ad esempio un incendio, in modo da avvertire la popolazione di ciò che stava accadendo. Era quindi molto importante stare attenti al suono della campana, così da rendersi conto della situazione in modo tempestivo. Un’altra teoria più recente vede invece l’espressione derivare dal mondo del basket. In prossimità del canestro, c’è infatti disegnata sul campo una zona che ricorda la forma di una campana, considerata per i giocatori l’ultimo baluardo difensivo.

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