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KIDS RAGAZZI 25 NOVEMBRE 2019

Perché si parla dei draghi, se non sono mai esistiti?

Perché si parla dei draghi, se non sono mai esistiti? Non c’è leggenda, fiaba o racconto fantasy in tutto il mondo dove non siano protagonisti, nel bene e nel male, dei draghi, creature gigantesche in grado di volare e addirittura sputare fuoco!

Ma perché si parla dei draghi, se non sono mai esistiti?

Fin dalla notte dei tempi, l’uomo ha usato l’immaginazione per descrivere animali in grado di terrorizzare interi popoli, fino all’arrivo di qualche eroe capace di sconfiggerli: nella mitologia greca, – la parola drago deriva dal greco “drakon”, che significa serpente -, gli esseri umani sarebbero nati dai denti di un drago sparpagliati sulla Terra da Cadmo e Giasone; li troviamo fin dal II secolo a.C. nei libri cinesi, mentre nella Bibbia se ne parla nell’Apocalisse di San Giovanni, che ne descrive uno con sette teste e dieci corna.

Dal rettile al drago

Il motivo per cui queste creature si ritrovano nelle culture di tutto il Mondo deriva probabilmente dal fatto che sul nostro pianeta esistono rettili anche molto grandi o dall’aspetto spaventoso, che sono agili e voraci predatori, ritenuti pericolosi, oppure, al contrario, portatori di fortuna e prosperità.

I resti di dinosauro

Il ritrovamento nell’antichità di resti di dinosauri, inoltre, ha alimentato molto l’idea dell’esistenza dei draghi, poiché nessuno era ancora in grado di spiegare diversamente determinati fossili: nel 300 a.C., ad esempio, delle ossa di un rettile preistorico vennero trovate in Cina e classificate come “fossili di drago”.

Drago o varano?

Un altro animale che ricorda quello mitologico è il varano di Komodo, che viene chiamato anche drago e può superare i 3 metri di lunghezza, mentre un suo “parente”, il varano arboreo, è in grado di volare gettandosi dall’alto degli alberi. Oggi hai imparato perché si parla dei draghi, se non sono mai esistiti!

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