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CURIOSITÀ 19 LUGLIO 2019

Perché soffriamo di nostalgia?

Nostalgia è una parola composta dal greco νόστος (nostos) cioè ritorno e άλγος (algia) ovvero dolore. Nonostante possa talvolta evolversi in manifestazioni di carattere patologico, non c’è persona che ne sia immune. La nostalgia è un’emozione caratterizzata da un senso di tristezza e di rimpianto per la lontananza di persone o luoghi cari, o per un evento collocato in un passato che si vorrebbe rivivere. Il termine entra nel vocabolario europeo nel XVII secolo, per opera di Johannes Hofer, studente di medicina alsaziano dell’Università di Basilea. Hofer rifletté sulle sofferenze dei mercenari svizzeri al servizio di re Luigi XIV, costretti a stare a lungo lontani da casa, e dedicò a questo fenomeno una tesi pubblicata nel 1688 con il titolo “Dissertazione medica sulla nostalgia”. Con questo neologismo, Hofer tradusse nel linguaggio scientifico l’espressione francese «mal du pays» e il termine tedesco «Heimweh» (letteralmente dolore per la casa o per la patria), ancora oggi utilizzati nelle rispettive lingue. A partire dalla fine del XVIII secolo anche l’ambito poetico e quello musicale iniziarono ad occuparsi di questo sentimento. Ed è con Charles Baudelaire che il termine cominciò ad indicare una condizione di malinconia indefinita.

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