Perché uccidere i ragni porta sfortuna? Ammettiamolo, avere ragni per casa il più delle volte è fastidioso e ripugnante. C’è chi crede, però, che ucciderli porti sfortuna, e che la loro eliminazione possa trasformarsi in una vera e propria catastrofe. All’epoca degli antichi romani incontrare un ragno era un segno benaugurante. Per questo, ucciderlo avrebbe portato, al contrario, sfortuna. Le origini della credenza secondo cui “il ragno porta guadagno” ci portano anche ai tempi di Gesù Cristo. Secondo la tradizione popolare, furono proprio i ragni ad adornare la grotta di Betlemme durante la notte di Natale, per riparare il bambinello dal freddo e dal gelo. Sempre un ragno, poi, avrebbe aiutato Gesù, Giuseppe e Maria a scappare dalla persecuzione di Erode, creando una grande tela protettiva all’entrata della cavità nella quale la Sacra Famiglia cercò riparo. Così, San Giuseppe, per ringraziare il piccolo aracnide, lo benedì, e da quel giorno la sua presenza cominciò a significare ricchezza e felicità. Nel tempo si è sviluppata una vera e propria arte divinatoria legata all’incontro con i ragni, detta “aracnomanzia”. In generale, in tutta Italia, il ragno nero è simbolo di buon auspicio per antonomasia. Ma prestate attenzione a quando lo incontrate: al mattino presto, simboleggia dispiaceri in arrivo; a mezzogiorno in punto, ansietà, alla sera tardi, perdita di denaro o di averi!