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KIDS RAGAZZI 05 NOVEMBRE 2019

Perché vediamo dei volti negli oggetti che ci circondano?

Perché vediamo dei volti negli oggetti che ci circondano? Vi è successo, qualche volta, di osservare la borsetta della mamma che, posizionata in un modo particolare, sembrava sorridervi o di individuare una faccina minacciosa in una macchia sulle piastrelle del bagno? Perché vediamo dei volti negli oggetti che ci circondano? A livello scientifico, il meccanismo che scatta nel nostro cervello per spingerci a dare sempre una forma sensata a quello che guardiamo, si chiama “pareidolia” e ci serve per poter semplificare in qualche modo l’aspetto degli oggetti che entrano nel nostro campo visivo. Come quando cerchiamo di attribuire, ad esempio, la forma di un coniglietto ad una nuvola, quando qualcosa che guardiamo ha linee e punti disposti in maniera specifica, creiamo istintivamente nella nostra mente una faccia: bastano solo occhi e bocca, mentre il naso non è così fondamentale. Per comodità, il nostro cervello cerca sempre di ricondurre le forme che non sono immediatamente riconoscibili a qualcosa che invece conosce molto bene, come gli elementi che caratterizzano un viso e le sue espressioni: è proprio da qui che nasce il successo planetario delle emoticon che, con pochissime variazioni, sono in grado di comunicare tantissimi diversi stati d’animo tipici degli esseri umani! Oggi hai imparato perché vediamo dei volti negli oggetti che ci circondano!

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