Washington (askanews) - Dai gorilla ai gibboni, circa il 60% dei primati, la specie animale piu' vicina agli esseri umani, e' a rischio estinzione, proprio a causa delle attivita' dell'uomo.
Lo rivela uno studio del dipartimento di antropologia dell'Universita' dell'Illinois, pubblicato sulla rivista Science Advances.
Di specie come lemuri, scimmie e scimpanze' restano solo poche migliaia di individui.
I Gibboni di Hainan, una sottospecie che vive in Cina, e' ormai ridotta, invece, a soli 30 esemplari.
Alla base di questa ecatombe, la caccia, il commercio illegale di animali esotici e la riduzione dell'habitat a opera dell'uomo che continua a tagliare alberi, costruire strade e coltivare la terra nelle aree in cui i primati vivono e si riproducono.
Basti pensare che i due terzi di essi vivono in soli 4 Paesi: il Brasile, la Repubblica Democratica del Congo, l'Indonesia e il Madagascar.
Purtroppo - hanno spiegato gli autori dello studio - in generale il 75% di tutte le specie animali registra una popolazione in declino e, nei prossimi 25 anni, molte specie di questi primati scompariranno del tutto, a meno che non si intervenga con un piano di conservazione globale.