VIDEO
Cerca video
CONSIGLI 15 FEBBRAIO 2023

Pericolo pesce a tavola: ecco perché e cosa sapere

In tema di salute alimentare, scopriamo insieme quanto mercurio c’è nel pesce che portiamo in tavola.

È un dato di fatto: molti prodotti ittici che abitualmente consumiamo sono contaminati dal mercurio, come noto metallo pesante tossico per gli adulti e pericolosissimo per i bambini.

Non solo mercurio: occhio a inquinamento e microplastiche

I pesci, oltre ad assorbire l’inquinamento, ingeriscono le microplastiche disperse nelle acque; un corredo alquanto pericoloso che poi finisce dritto sulla nostra tavola. Ad aggravare la situazione ci pensa poi il mercurio. A tal proposito la rivista americana “Consumer Reports” ha stilato una classifica dei pesci più contaminati. I risultati sono allarmanti. Come immaginabile, i pesci più grandi (come tonno, sgombro e pesce spada) presentano maggiore mercurio rispetto a quelli più piccoli; e la motivazione è da ricercarsi nella catena alimentare: più pesci piccoli vengono mangiati dai pesci grandi, più metallo si accumula nel corpo di questi ultimi.

Tutti i pesci a cui prestare attenzione

Venendo ai risultati della classifica, pesci con livelli di mercurio bassi sono aragosta, aringa, acciuga, capasanta, calamaro, gambero d’acqua dolce, granchio, platessa, razza, merluzzo nero, nasello, luccio, ostrica, pesce gatto e persico, sardina, salmone, sogliola, sgombro dell’Atlantico, spigola del Mar Nero, tonno pescato a canna, trota e vongola. Pesci con livelli medi di mercurio sono cernia, carpa, scorfano, rana pescatrice, tonno a pinna gialla, sgombro spagnolo e trota di mare. Invece, pesci con livelli alti di mercurio sono pesce specchio atlantico, pesce spada, marlin, squalo, tonno e sgombro.

Fonte: Consumer Reports

53.935 visualizzazioni
Chiudi
Caricamento contenuti...