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CURIOSITÀ 12 MARZO 2022

Pipistrello a ferro di cavallo, rinvenuto un rarissimo esemplare dopo 40 anni

Un gruppo di ricercatori, nel Nyungwe National Park in Ruanda, ha ritrovato una specie ritenuta estinta. Si tratta del Rhinolophus dilli, o pipistrello a ferro di cavallo, e non veniva avvistato da oltre 40 anni. Il pipistrello a ferro di cavallo deve il suo nome alla particolare forma del naso e della bocca. Fin da subito, i ricercatori hanno capito che si trattava di un pipistrello insolito e straordinario. L’International Union for Conservatorio of Nature l’aveva inserito nella specie a rischio estinzione e non era noto se ancora ci fossero esemplari in vita. Ma quando il team di esperti ha notato questo particolare pipistrello, hanno confermato che fosse proprio del genere a ferro di cavallo.

Bat Conservation International: cosa dichiarano i ricercatori della BCI

“Capimmo subito che il pipistrello che avevamo catturato era insolito e straordinario. I tratti sul muso erano troppo marcati, quasi comici sotto un certo punto di vista. I pipistrelli a ferro di cavallo sono facilmente distinguibili dagli altri pipistrelli per la caratteristica forma a ferro di cavallo ed i peculiari lembi di pelle sul naso”, ha affermato il Dr. Winifried Frick della BCI.

Non appena avvistato il pipistrello, i ricercatori hanno immediatamente fotografato l’animale. Successivamente, hanno preso tutte le sue misure per confrontarle con i dati degli archivi museali europei. Quando hanno capito che tutti i dati combaciavano, hanno potuto confermare la loro scoperta. Subito dopo le misurazioni e le analisi del caso, l’animale è stato subito rilasciato nella natura. Grazie a questo ritrovamento, il pipistrello a ferro di cavallo non risulta più nelle categorie di specie estinte.

I ricercatori esperti della BCI stanno conducendo un progetto per rilevare i pipistrelli a forma di cavallo. Dal 2013, esaminando differenti grotte in ogni punti, hanno rilevato la presenza del Rhinolophus dilli in otto cavità. Tutto questo grazie al monitoraggio continuo e migliaia di registrazioni audio effettuate in nove anni. Nonostante queste scoperte, l’area di diffusione di questo pipistrello rimane molto piccola. Per questo motivo, i ricercatori della BCI, insieme agli enti del parco in Ruanda, faranno il possibile per garantire la sopravvivenza di questa specie nel suo habitat naturale.

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